Il teatro e la città

I CasalmAttori – cantiere delle idee  è un gruppo di artisti di Casalmaggiore (CR), nato il 13 aprile del 2011. Luogo deputato alle attività è un laboratorio permanente, cantiere appunto, aperto a quanti desiderano sperimentarsi in una forma di teatro attivo e collettivo, determinato dall’incontro con altri campi artistici quali musica, pittura, video, danza, fotografia. Nell’intento di rivivere gli spazi di tutti giorni, la performance urbana è la forma privilegiata; ci si interroga infatti sul rapporto con il quotidiano, alla ricerca di affetti e storie di cui le strade in cui viviamo sono piene. L’idea è ricercare forme espressive d’intervento per un uso diversamente creativo degli spazi urbani esterni ed interni. Il teatro rimane uno degli strumenti più interessanti per raccontare se stessi, sperimentare emozioni, ricercare l’invisibile, trasformare l’impossibile in possibilità e soprattutto condividere con gli altri idee, progetti, desideri. I CasalmAttori mettono in atto percorsi creativi per una reale condivisione di esperienze comunitarie.

INTERVENTI

28 aprile 2011 – ore 20 – Piazza Turati Casalmaggiore

Ouverture di un laboratorio

a cura di Pino L’Abbadessa

Giro di nuvole

sui tetti della piazza vuota

palcoscenico dell’anima,

porfido e mattoni.

Fioriscono sogni,

sugli alberi,

da cogliere

con lentezza.

Finestre buie

spettatori immobili

dietro le persiane.

Di lontano

giunge smorzato

il latrato di un cane.

Altri pensieri

si agitano

sotto il cappello

dell’attore.

Ora la testa

desidera

volare.

Un ombrello

come passpartout

trasporto

non convenzionale

per staccarsi da terra

e puntare dritti

al cielo

Sono solo ombre ora

quelle che restano al suolo

Ombrelli e cappelli

hanno preso il volo

( Nuvole – Drammaturgia di Arianna Novelli )

30 giugno 2011 –  ore 21.30 –  Vie del centro e Piazza Turati Casalmaggiore 

All’improvviso…i CasalmAttori

Performance nell’ambito della Notte Rosa dell’Ufficio IAT di Casalmaggiore.

Performers: Anna Braga, Nicoletta Frigerio, Elisa Lodi Rizzini, Umberto Maiocchi, Arianna Novelli, Cimbra Pirovano, Mara Serini

Regista di piazza: Pino L’Abbadessa

Assistenti di piazza: Elisa Schiroli, Beatrice Soriani

Trucchi: Arianna Novelli

 A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco e neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza.

Quando i fili sono tanti che non ci si può più passare in mezzo, gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei pali.

Dalla costa d’un monte, accampati con le masserizie, i profughi di Ersilia guardano l’intrico di fili tesi e pali che s’innalza nella pianura. E’ quello ancora la città di Ersilia, e loro sono niente.

Riedificano Ersilia altrove. Tessono con i fili una figura simile che vorrebbero più complicata e insieme più regolare dell’altra.

Poi l’abbandonano e trasportano ancora più lontano sé e le case.

Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma.

(Italo Calvino – Le città invisibili)

3 Dicembre 2011: Mercato Casalmaggiore

Incursioni

A cura di: Elisa Lodi Rizzini, Umberto Maiocchi, Arianna Novelli, Mara Serini

Coordinamento: Pino L’Abbadessa

Personaggi pescati dalla memoria dei CasalmAttori passeggiano e riempiono gli spazi di vendita tra un banco e l’altro.

Corpi espressivi vestiti completamente di bianco animano la vita del sabato casalese.

 Figure surreali con valigie come in viaggio verso mete ignote attraversano il mercato di piazza.

Come in un tempo di sogno sospeso incontriamo: una pittrice disegnare cerchi e forme geometriche per poi passarci dentro, bucando l’aria umida mattutina;

una signora camminare meticolosa alla ricerca di sporcizia da eliminare e polvere da cacciare da mattoni, persone e cose;

un inquieto passante straniero orientale fissarsi statuario a guardare il grande orologio in alto, occhio temporale sul listone variegato;

un radar umano registrare per l’aere tragitti di orientamento in conflitto con le sue stesse perdite robotiche…….

….è il teatro da non dimenticare…è il teatro che viene fuori dai teatri e riempie di rappresentazioni e finzioni il quotidiano del mondo.

(da note di regia di Pino L’Abbadessa)

28 GENNAIO 2012: Mercato, Biblioteca, Auditorium Santa Croce Casalmaggiore

CANTO PER NON DIMENTICARE  ( Il giorno dopo )

Installazioni e performance in collaborazione con COMUNE di CASALMAGGIORE – ASSESSORATO alle POLITICHE GIOVANILI

Performers: Sergio Bini, Alessia Cortellazzi, Barbara Del Bon, Marina Monteverdi, Arianna Novelli, Greta Savazzi, Mara Serini

Musiche eseguite da Emanuele Cappa

Interventi pittorici: Cinzia Quadri

Drammaturgia e regia: Pino L’Abbadessa

…Incursioni al mercato con vestiti bianchi e neri e maschere d’oro e bianche.

Il freddo è pungente, ma i personaggi si muovono a coppie in mezzo ai banchi con precisione e fermezza.

Seguo da lontano e osservo con attenzione la reazione della gente e la qualità delle relazioni che si creano con gli attori.

C’è in alcuni diffidenza, in altri curiosità, in altri voglia di capire, in altri ancora quella specie di sopportazione benevola di chi osserva la follia dell’inusuale.

 Raccolgo qua e la qualche commento:

 “sono quelli della shoah “

” domani ci sono i canti della merla, si stanno preparando “

” ho capito: con quelle maschere vogliono dirci che le maschere ce le abbiamo tutti “.

E’ fantastico: quando porti il tuo palcoscenico in mezzo alla gente, tutto diventa teatro, il quotidiano si erge a significato, la relazione tra le persone è la forza della comunità, i luoghi si caricano di una forza diversa.

Raggiungiamo gli altri in galleria. Sono tutti intorno a Cinzia che dipinge pezzi di scenografia.

Si parte tutti per una parata finale tra i banchi del mercato. L’impatto del gruppo sulla gente è molto alto; Arianna guida il gruppo con lentezza matematica: è come se il tempo del quotidiano si stesse rallentando, mezzogiorno non arriva più!

Ad un certo punto vedo un signore un po’cicciottello che si accoda alla parata, e la segue per un po’, muovendosi a rallentatore: è un mimo pazzesco!…

(da diario di un regista: https://pinolabbadessa.wordpress.com/2012/02/14/87/)

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